GUASTALLA

Guastalla rimane una città che riesce a comunicare allo sguardo del visitatore il proprio fastoso passato.

Chi entra nel centro storico coglie subito quanto di rinascimentale ancora resta dei duchi, nel tessuto urbano della città: dai palazzi nobiliari alla residenza dei duchi, dalle chiese alla rete viaria che, nella sua parte esterna, traccia il perimetro dell’impianto difensivo a forma di stella con sette bastioni.

Sulla piazza principale si affacciano gli edifici del potere civile e religioso.

PALAZZO DUCALE

Sorge sul precedente edificio quattrocentesco dei Conti Torelli, completato nel secolo successivo da Cesare Gonzaga su disegno di Francesco Capriani detto il Volterra. Ospitò poeti come il Tasso, fu più volte spogliato al passaggio degli eserciti. Recentemente passato a proprietà pubblica, è stato oggetto di importanti lavori di consolidamento strutturale e di restauro. E’ ora sede del museo di Palazzo Ducale che si sviluppa a livello del piano nobile.

Link: guastallaculturaeturismo.it/storia-e-luoghi/palazzo-ducale-2

Orari di apertura: Merc./Ven./sab./Dom. e festivi 9.30-12.30/15.30-18.30

BIBLIOTECA MALDOTTI

Sorge nell’area già occupata dalla Chiesa dei Gesuiti e viene aperta al pubblico nel 1817 grazie al lascito dell’Abate Maldotti. Raccoglie antichi manoscritti, oltre 100.000 volumi, tra cui 24 incunaboli e più di 1500 cinquecentne, una raccolta di monete e medaglie del periodo romano all’epoca gonzaghesca.

Ospita, inoltre, un’interessante quadreria in cui spiccano tele di Luca Ferrari, Giuseppe Bazzani, Giorgi Anselmi e Antono Gualdi.

Link: bibliotecamaldotti.it/biblioteca

Orari di apertura:

Lun. e Giov. 8.30-12.30 Mart./Merc./Ven. su appuntamento

CONCATTREDRALE DI S.PIETRO APOSTOLO

Fu il Principe Cesare Gonzaga, in epoca cinquecentesca, a volerne l’edificazione su progetto del Volterra. Fu consacrata nel 1575 dal cardinale Borromeo, arcivescovo di Milano e cognato del Signore di Guastalla. La chiesa ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli: dalla linea semplice della primitiva facciata si è pervenuti all’espressione attuale, più elaborata e originale. All’interno sono conservate numerose opere sacre di valore storico ed artistico: la statua in cedro della Madonna del castello, collocata in origine nell’antica rocca quattrocentesca; La Madonna col Bambino, di scuola emiliana (1620 ca. olio su tela); San Giuseppe con Gesù Bambino, di Gerolamo Degiovanni (legno policromo, fine sec. XVII); San Francesco riceve le stimmate, di scuola cremonese (fine sec.XVI, olio su tela); la Madonna del Rosario (legno policromo del XVII sec.); il Battesimo di Gesù; del Gualdi.

CHIESA DELLA BEATA VERGINE DELLA PORTA

Di grande interesse, per l’architettura barocca del suo interno, è il seicentesco Santuario della Beata Vergine della Porta, che ospita nel ciborio l’immagine miracolosa della Vergine, opera di Damiano Padovani (dipinto del 1646), collocata un tempo sulla porta a sud della città e testimone di un miracolo tuttora vivo nel ricordo popolare. Maestoso è l’altare costituito da colonne tortili con un trionfo di angeli di Antonio Ferraboschi. Testimonianza dei miracoli è l’ampia raccolta degli ex-voto raccolti nel museo annesso alla chiesa.

CHIESA ROMANICA DI PIEVE

È il più antico edificio religiose del guastallese ed uno dei più antichi della provincia. Risalente, nella sua primitiva forma, a prima del secolo X, è ora intitolata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo. I documenti pervenutaci ci tramandano la sua consacrazione nel 997 da Papa Gregorio V. Fu sede di un Sinodo nel 1095, con il Papa della I crociata Urbano II, e di un Concilio nel 1106 con Pasquale II. Ebbe il privilegio di essere nullius dioecesis, cioè indipendente dai vescovi locali e soggetta direttamente alla sola Santa Sede. Fu sotto la protezione di Matilde di Canossa, che probabilmente intervenne per ristrutturarla, e divenne importante luogo di culto, dotato di fonte battesimale, per secoli. Negli oltre mille anni della sua storia subì varie trasformazioni conclusesi nel 1931, quando fu apportato un radicale restauro che la restituì all’attuale splendore. Su alcune colonne del presbitero sulle oareti delle navate laterali e all’ingresso della sacrestia, attirano l’attenzione affreschi di diverse epoche, tra cui spiccano i soggetti, databili ai secoli XIII – XV, della “deposizione” e del “S. Bernardino”. Nella navata di destra si trova una Madonna di pregevole fattura dell’artista modenese Guido Mazzoni, attivo nella metà del ‘400 e stimato come il più grande scultore emiliano del tempo. Nella navata di sinistra si conserva un Crocefisso ligneo, policromo, databile al XIV secolo. Nella cantoria trova sede un organo Serassi del 1867, uno degli ultimi della prestigiosa casa costruttrice. Sula parete esterna sud vi sono tre formelle risalenti all’XI secolo raffiguranti animali fantastici.

DINTORNI

BRESCELLO

Brescello si trova “in quella fetta di Pianura padana fra il Po e l’Appennino”, come scrisse Giovannino Guareschi: un mondo piccolo fatto di gente genuina, buon cibo e paesaggi suggestivi.Oggi il paese è meta di migliaia di turisti, curiosi di visitare i luoghi dei film di Don Camillo e Peppone e di esplorare la storia del paese che ne ha ospitato le riprese.È infatti possibile visitare i musei dedicati ai due personaggi e vedere i set cinematografici, nonché scoprire l’antica storia di Brescello ed ammirarne il caratteristico paesaggio fluviale.

link : visitbrescello.it

SABBIONETA

Sabbioneta è l’affascinante rappresentazione pratica di un’ambizione filosofica: la città venne costruita per volere del Duca Vespasiano Gonzaga con lo scopo di concretizzare la concezione rinascimentale della Città Ideale in cui arte, architettura e impianto urbanistico rappresentano la massima espressione della classicità.

Le teorie Cinquecentesche che ne hanno guidato la progettazione rendono Sabbioneta un borgo dall’incredibile pregio architettonico e artistico: nelle sue vie, nei suoi scorci e nei suoi palazzi si possono riconoscere le teorie prospettiche e le teorie delle proporzioni che conferiscono alla cittadina armonia ed eleganza.

Dal 2008, Sabbioneta è stata inserita tra i siti Unesco, quindi un luogo dichiarato “di valore universale eccezionale”, patrimonio dell’Umanità, e vi dà il benvenuto alla città voluta da Vespasiano, scrigno di arte e architettura. Vi invitiamo ad esplorare tutta la bellezza della Città Ideale.

MANTOVA

«Una città in forma di Palazzo»: questa felice sintesi di Baldassarre Castiglioni rende al meglio l’idea del fascino e delle suggestioni di cui Mantova è capace. Piccola e ben disegnata, Mantova è innanzi tutto un’originale miscellanea di storia e arte. La città si impone al visitatore soprattutto come scrigno di tesori d’ arte che nomi famosi nel mondo seppero riempire di opere preziosissime: basta citare Mantegna, Pisanello, Giulio Romano, Leon Battista Alberti, per evocare numerosissimi altri artisti, pittori, urbanisti che accrebbero la sua indiscussa dignità culturale. Ciascuno di essi ha lasciato una traccia indelebile che il visitatore potrà ammirare non senza stupore. Città antichissima che affonda le sue origini nell’età etrusca, Mantova raggiunse il suo splendore in età comunale e soprattutto durante la lunga dominazione della signoria dei Gonzaga (1328-1707).

PARMA

Il suo centro, ricco di capolavori artistici, spaziose aree verdi, piccoli e grandi tesori di epoche diverse, accoglie visitatori e cittadini in un’atmosfera raffinata da piccola capitale. La presenza della musica nella storia della città è varia e riccamente conosciuta, oltre che essere famosa per Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini, la vivacità d’iniziativa e la passione collettiva le assegnano di buon diritto un posto di rilievo tra le capitali della musica. Da non sottovalutare la sua tradizione gastronomica che offre, oltre a salumi e formaggi famosi in tutto il mondo, anche ottimi primi piatti di pasta fresca. Parma infatti è stata nominata nel 2015 Creative City of Gastronomy Unesco.